ci siamo fatti pure Dissonanze. e non e' stato affatto male.
partito venerdi per la capitale, arrivo con buon anticipo sull'orario di apertura dei cancelli, potendo cosi girovagare per i "luoghi" deserti del Palazzo dei Congressi dell'EUR. tutto pronto per essere stravolto da decibel e coatti. oppure decibel coatti. il posto è splendido, peccato sia nato in un'epoca nefasta per la storia italiana, ma in parte questo luogo ci ricorda che i liberatori sono stati in grado di discernere su cio' che andava "raso al suolo" ed allontanato dal panorama italiano e che cio' di valore si doveva comunque tenere. del resto già il fatto che oggi ci si facciano dentro anche reventi come Dissonanze è un buon modo per allontanare ancor più la storia di quel luogo, ricontestualizzandola a suon di cultura e di divertimento "libero"(anche coatto).
che poi pero' non sono riuscito a tenere tutti questi pensieri distanti, ogni tanto tornavano a galla. vedere un bel po' di migliaia di persone ballare i ritmi forsennati e meccanici davanti ad un dj "uomo solo al comando" a prendersi le mani adoranti al cielo... un po' fa impressione. ma e' tutta suggestione. oppure la colata nera di metallo non convenzionale di KTL con il suo logo blackmetallico, una senzazione di annichilimento ed oppresione non proprio emblemi di una visione progressista dell'umanità.
ma in fin dei conti, sono solo suggestioni. i luoghi e la storia forse hanno il potere di travolgere la percezione e portarla chissa' dove. spesso nei posti sbagliati.
ma dissonanze e' stato un bell'esempio di provare a mischiare diverse esperienze nei suoni contemparanei che toccano o sono toccati dall'elettronica.
devo dire che sono stato molto piu' turista che attento spettatore degli spettacoli.
buoni i battles(ma non piu' che buoni, e nel dire questo mi prendero' parole, già lo so), divertentissimo e ballabilissimo apparat, nathan fake troppo plink plonk, ktl tanto brutali quanto gradevoli nei camerini a far chiacchere, alva noto come l'equivalente dell'ultima addio al porto del Kursk (sottomarino inabissatosi per sempre con tutto il suo carico di giovani soldati nelle acque del baltico), fennesz e patton son bravi ma assiame non paino sembrare un'accopiata vincente come cacio e pepe, i danzerecci tutti martellatori forsennati che anche no- li ascolto poi un'altra volta quando ritorno più giovane coatto e con la canottiera.
insomma a leggerla così potrebbere sembrare il resoconto di chi non ha apprezzato. invece il girovagare per corridoi e sale e scenari ad osservare e parlare di mille cose assolutamente diverse, cercare di capire che' c'e' di nuovo nell'aria (a roma i rapporti ufficiali parlano di cocaina) cosa ci aspetterà domani...e' stata una esperienza che se potessi ripeterei un paio di volte all'anno. Dissonanze fa bene al coatto che per errore si imbatte nei battles o alva noto. ma fa bene anche a me, che il coatto non riesco a capirlo.
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